Sacralità egizia: la festa di Opet

L’inestimabile tradizione egizia tramanda lo svolgimento di una delle più importanti festività nel calendario egizio: la festa di Opet.

Durante questa celebrazione, le statue della triade tebana – Ammone, Mut e Khonsu – venivano temporaneamente tolte dal sancta sanctorum a Karnak e venivano condotte al tempio di Luxor attraverso il fiume. Prima di porre le statue sull’imbarcazione è probabile che il faraone in persona si preoccupasse di officiare i riti di purificazione, dopodiché si formava un corteo ed i simulacri delle barche portate in spalla dai sacerdoti. Le barche sacre venivano precedute da alcuni sacerdoti che avevano la mansione di purificare il suolo e l’aria con dell’incenso, agitando i flabelli per allontanare magie infauste. Una volta che i simulacri delle barche giungevano al pontile, venivano poste sulll’userhat, la barca di Amon. Mentre il corteo di barche raggiungeva il tempio di Luxor, contemporaneamente si avviava anche la processione dell’esercito, dei danzatori che suonavano i tamburi, delle sacerdotesse e del popolo plaudente. Una volta che le barche sacre giungevano a destinazione è probabile che le statue venivano deposte nel naos dove, in un primo momento restavano per 11 giorni, poi già all’epoca di Ramesse II 27 giorni. E’ probabile che questa festività sia nata intorno alla XVII dinastia per celebrare il rapporto tra il faraone e le divinità dalle quali avrebbe ricevuto sostegno e appoggio.

– AH

Autore: ancienthistoria

Salve a tutti lettori, mi presento sono Marisa. Sono una giovane archeologa di professione, amante della storia e della cultura.

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